Viviamo in un mondo barocco fatto di eccessi, anche le notizie lo sono... anche le peggiori come sono confezionate e presentate, il mondo dei "mi piace" e dei "follower", anche il Rock a suo modo è barocco, fatto di eccessi, spesso nella musica e nella vita, meravigliosamente e inaspettatamente Barocco! Anche la città in cui vivo, Torino è barocca, è anche un tributo ad essa, quinta scenografica del mio quotidiano. Penso anche a questa opulenza, questa voglia di apparire è ancora oggi così contemporanea! penso alle facciate, agli atri, gli interni... spesso popolati da un'umanità grigia, a volte ingiusta, vorrei scoprirne i segreti e far entrare in questi interni gli impulsi e segni esterni della città in una sorta di fusione e riappropriazione.
Li vorrei far rivivere con un ritmo nuovo quasi come fossero un pezzo di musica contemporanea vibrante degli influssi esterni. Che a questo mondo fatto per pochi privilegiati, costellato di oggetti intrisi di storia dal disegno sempre eccessivo, sfarzoso come se non si accorgesse dell'esterno e delle sue problematiche, dalle tappezzerie che sanno di polvere e sofferenza, vorrei dargli nuova vita e una diversa chiave di lettura. Non dipingo con il cappello in mano, ma con una coscienza nuova per creare un nuovo dialogo, zoomare, capire, essere il tramite tra l'esterno e l'interno, essendo rispettoso ma allo stesso tempo irrispettoso e anarchico, che è poi il ruolo etico ed insito che credo un artista debba avere.